Tatuaggio Do Not Resuscitate significato e immagini

Do Not Resuscitate significato

Ogni medico del mondo si troverà di fronte a situazioni molto difficili in cui serve prendere decisioni immediate quando i tempi sono enormemente ristretti. DI recente, i medici di un ospedale inglese hanno dovuto far lavorare il cervello in modo rapidissimo, come ha riportato il New England Journal of Medicine. Un uomo è arrivato in ospedale privo di sensi. Il personale medico ha predisposto tutto per la rianimazione e per le procedure di emergenza, ma non appena i medici gli hanno tolto i vestiti, si sono trovati di fronte a un tatuaggio alquanto strano, con scritto “do not resuscitate”. Tradotto in italiano: non rianimare. Insomma, non è come fare trading online e decidere se è giusto o meno investire, qui è in gioco una vita umana e non certo del denaro. Se si perdono dei soldi, si possono sempre riguadagnare, ma cosa succede se un medico sbaglia e prende una pessima decisione? Ecco cosa avranno pensato i medici presenti appena hanno visto un tattoo di questo tipo. Del resto, anche alcuni paramedici e professionisti della salute si fanno tatuare qualcosa di simile, forse perché hanno visto anche troppo nel loro lavoro.

Un tatuaggio per non rianimare

E’ un vero peccato non essere riusciti a vedere il volto dei medici nel momento in cui hanno aperto la camicia di un uomo di 70 anni privo di sensi e hanno letto quello che c’era scritto sul suo petto. È indubbio che in pochi secondi saranno stati assaliti dal dubbio, dal timore di sbagliare e le ripercussioni sulla loro carriera. Secondo la prima ricostruzione, il 70enne era stato portato al pronto soccorso completamente privo di sensi a causa, probabilmente, dei suoi cronici problemi cardiaci e di un diabete in atto già da alcuni anni. In realtà l’uomo era arrivato presso il Jackson Memorial Hospital, ma non era stato possibile identificarlo: non aveva a disposizione documenti, nessun segno che potesse aiutarlo a identificarlo e nessun parente nella sala d’aspetto. Quindi, per il personale medico era praticamente impossibile stabilire se il tatuaggio era espressamente rivolto ai medici o era stato fatto quasi per gioco. All’inizio, lo staff ha pensato di non prendere una decisione irreversibile senza aver avuto certezze. Ma il dubbio è rimasto, e si è richiesto una consultazione etica. Dopo il consulto, i medici hanno pensato di fare l’opposto.

Consultazione bioetica per non rianimare

La decisione di non rianimare si è rivelata quella giusta, perché hanno scoperto che l’uomo ha anche lasciato una dichiarazione scritta in cui si chiedeva in maniera specifica di poter morire senza essere sottoposto prima ad estenuanti cure mediche. Del resto, come già accennato, l’uomo era affetto da problemi importanti al cuore e sicuramente voleva andare all’altro mondo senza soffrire. Per questa ragione e dopo essersi consultati con Kenneth Goodman, bioeticista dell’Università di Miami, hanno ritenuto giusto che il tattoo Do Not Resuscitate esprimesse una preferenza autentica. Tutte le procedure invasive sono state interrotte e il povero 70enne, a seguito di un forte peggioramento, è venuto a mancare durante la notte, ma è morto in pace e, forse, sapendo che estranei hanno rispettato il suo ultimo desiderio. Inutile dire che, in questo caso, non c’è stata nessuna ripercussione sui medici, per questo è importante sempre lasciar scritte le ultime volontà in caso di non rianimazione e non affidarsi solo a un tatuaggio.